Wednesday 10 March 2010

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intervista a Vendola

da un'intervista di ElPaís del 31/08/2009


Omosessuale, cattolico e comunista, Nichi Vendola, 51 anni, assicura di soddisfare le tre etichette senza la benché minima confusione. Questa chiarezza di idee e parole ha convertito Vendola in una delle figure più interessanti del decadente panorama politico italiano.





[a proposito di Tarantini]...la sua attività locale investì alcuni membri della giunta Vendola e soprattutto al suo predecessore, Raffaele Fitto, oggi ministro e fondatore della lista municipale "La Puglia Prima di Tutto", nella quale la D'Addario fu candidata dopo aver dormito con Papi. Perché fosse chiara la sua posizione, Vendola dette un taglio netto e invitò tutta la sua squadra a dare le dimissioni. Pochi giorni dopo presentò il suo nuovo gabinetto con 6 membri del centro-sinistra y 5 comunisti (6 donne e 8 uomini).





[a proposito di Fitto &Co.] Comunque colpito dalle rivelazioni del caso Tarantini, Vendola ha fatto della questione morale la bandiera della sua politica. “La Puglia è stata vittima dell’ambizione dei giovani rampanti della destra”, spiega. “Fitto, il suo aiutante Tato Greco, Tarantini, sono tutti figli di papà [solo?, ndr] senza la minore cultura istituzionale ed hanno utilizzato rapporti insani con le donne, il potere e la Chiesa per occupare il territorio. Formano la cupola di una criminalità dal colletto bianco che ha sostituito la mafia in assenza di un esercito armato che in Puglia non esiste”.


“Le guerre tra riformisti e radicali mostrano che viviamo una guerra preventiva senza quartiere. Bisogna evitare il gioco dei veti ideologici. Saremo credibili solo se diamo un esempio di moralità ed apertura. Discutendo a fondo con la Chiesa su tutti i temi, ma senza mai rinunciare ad ampliare i diritti individuali… Il nostro establishment è islamofobico, ma al tempo stesso omofobo e maschilista come in una repubblica islamica. In India si sta meglio…”


[a proposito di Berlusconi] "E’ amato perché sfida l’eternità, le leggi della fisica e anche il fisico, per la sua faccia e la sua instancabile capacità di mostrare una virilità sempiterna. Però la sua egemonia non è più in ascesa costante. Lo tradiscono la paura di perdere il suo popolo, la nevrosi dei sondaggi, l’angoscia dei fischi. Deve ridefinire la sua vita. La sua faccia mostra incrinature profonde: le minorenni delle quali ha parlato sua moglie. In quest’epoca di decadenza italiana ed europea, morte le grandi storie, l’unica storia che ha presa è quello dell’ombellico. Per questo vederlo continuamente circondato da ninfe e prostitute non viene percepito come un fenomeno patetico.


Vendola ammette che il problema è in gran parte legato alla mancanza di alternativa: “Noi critici [di Berlusconi, ndr] ci siamo comportati come i liberali degli anni venti, ai quali il fascismo causava disgusto solo per ragioni estetiche. Noi abbiamo demonizzato la persona e abbiamo dimenticato che il berlusconismo è la filosofia politica e sociale preponderante. Le ragioni del suo trionfo stanno nell’aver convertito il nemico in un ammazza-Berlusconi. La sinistra si è intossicata di berlusconismo e ha cercato la sua forza in un lider simile a lui. Lui è il capitano che scende in campo, noi siamo una cosa differente. Dobbiamo invadere il campo per mettere fine a questo reality infinito".

che la forza sia con te

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