Tuesday, 30 March 2010
sconFITTO, mi dimitto
così rispondeVendola alle dimensioni di Fitto: "Oggi sconfitto Fitto? Questo è indubitabile. Spero che non lo dicano troppo perché non vorrei che Fitto subisse una estromissione dai luoghi del potere. Perché Fitto è stato per me un alleato troppo prezioso. La sua idea della lotta politica è talmente primitiva e insultante. La prima causa della crisi del centrodestra in Puglia si chiama Raffaele Fitto. Per quello io - ha detto Vendola - ho fondato questa associazione: 'Nessuno tocchi Raffaele'".
Monday, 29 March 2010
Thursday, 25 March 2010
"rai x una notte" in streaming o in piazza
Monday, 22 March 2010
LA HORA DEL PLANETA: ¡enciende el cerebro! ¡apaga la luz!
APAGA LA LUZ, ENCIENDE EL PLANETA
La Hora del Planeta de WWF pretende implicar a más de mil millones de personas y movilizar a 6.000 ciudades del mundo para demostrar el apoyo global a la acción contra el cambio climático.
El día 27 de marzo de 2010, de 20:30 a 21:30, descubre lo que millones de personas pueden hacer juntas.
Un gesto, un símbolo; mil millones de gestos, una acción global por el clima.
Thursday, 18 March 2010
2,50 € x una notte
Wednesday, 17 March 2010
Wednesday, 10 March 2010
intervista a Vendola
Omosessuale, cattolico e comunista, Nichi Vendola, 51 anni, assicura di soddisfare le tre etichette senza la benché minima confusione. Questa chiarezza di idee e parole ha convertito Vendola in una delle figure più interessanti del decadente panorama politico italiano.
[a proposito di Tarantini]...la sua attività locale investì alcuni membri della giunta Vendola e soprattutto al suo predecessore, Raffaele Fitto, oggi ministro e fondatore della lista municipale "La Puglia Prima di Tutto", nella quale la D'Addario fu candidata dopo aver dormito con Papi. Perché fosse chiara la sua posizione, Vendola dette un taglio netto e invitò tutta la sua squadra a dare le dimissioni. Pochi giorni dopo presentò il suo nuovo gabinetto con 6 membri del centro-sinistra y 5 comunisti (6 donne e 8 uomini).
[a proposito di Fitto &Co.] Comunque colpito dalle rivelazioni del caso Tarantini, Vendola ha fatto della questione morale la bandiera della sua politica. “La Puglia è stata vittima dell’ambizione dei giovani rampanti della destra”, spiega. “Fitto, il suo aiutante Tato Greco, Tarantini, sono tutti figli di papà [solo?, ndr] senza la minore cultura istituzionale ed hanno utilizzato rapporti insani con le donne, il potere e la Chiesa per occupare il territorio. Formano la cupola di una criminalità dal colletto bianco che ha sostituito la mafia in assenza di un esercito armato che in Puglia non esiste”.
“Le guerre tra riformisti e radicali mostrano che viviamo una guerra preventiva senza quartiere. Bisogna evitare il gioco dei veti ideologici. Saremo credibili solo se diamo un esempio di moralità ed apertura. Discutendo a fondo con la Chiesa su tutti i temi, ma senza mai rinunciare ad ampliare i diritti individuali… Il nostro establishment è islamofobico, ma al tempo stesso omofobo e maschilista come in una repubblica islamica. In India si sta meglio…”
[a proposito di Berlusconi] "E’ amato perché sfida l’eternità, le leggi della fisica e anche il fisico, per la sua faccia e la sua instancabile capacità di mostrare una virilità sempiterna. Però la sua egemonia non è più in ascesa costante. Lo tradiscono la paura di perdere il suo popolo, la nevrosi dei sondaggi, l’angoscia dei fischi. Deve ridefinire la sua vita. La sua faccia mostra incrinature profonde: le minorenni delle quali ha parlato sua moglie. In quest’epoca di decadenza italiana ed europea, morte le grandi storie, l’unica storia che ha presa è quello dell’ombellico. Per questo vederlo continuamente circondato da ninfe e prostitute non viene percepito come un fenomeno patetico.
Vendola ammette che il problema è in gran parte legato alla mancanza di alternativa: “Noi critici [di Berlusconi, ndr] ci siamo comportati come i liberali degli anni venti, ai quali il fascismo causava disgusto solo per ragioni estetiche. Noi abbiamo demonizzato la persona e abbiamo dimenticato che il berlusconismo è la filosofia politica e sociale preponderante. Le ragioni del suo trionfo stanno nell’aver convertito il nemico in un ammazza-Berlusconi. La sinistra si è intossicata di berlusconismo e ha cercato la sua forza in un lider simile a lui. Lui è il capitano che scende in campo, noi siamo una cosa differente. Dobbiamo invadere il campo per mettere fine a questo reality infinito".
Tuesday, 9 March 2010
Yo abrogarìa el Consejo Superior de la Magistratura!
Friday, 5 March 2010
interessanti (?) analogie....
"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."